Sei un amante dei luoghi esotici e stai cercando una meta speciale per organizzare il tuo prossimo viaggio? In tal caso la soluzione potrebbe essere una bella vacanza a Phuket. Bisogna però arrivare preparati all’incontro con questa meravigliosa isola, che nasconde tante bellezze ma che vive anche di regole e di una cultura molto diversa dalla nostra.
Quindi, cosa fare e soprattutto cosa non fare a Phuket? Qual è il periodo migliore per andare a Phuket? Quali sono le tappe imperdibili di questo posto meraviglioso? Proviamo a scoprirne di più.
L’isola di Phuket è la più grande e la più popolosa della Thailandia e si trova sul mare delle Andamane. Meta privilegiata dai turisti, l’isola di Phuket è conosciuta nel Paese anche come “la perla delle Andamane” o “la perla del Sud”, proprio perché è collocata nella Thailandia del Sud a circa 800 chilometri da Bangkok.
L’isola di Phuket ha una superficie complessiva di 543 km², caratterizzata da una rigogliosa vegetazione tropicale, spiagge bianche, mare cristallino e paesaggi paradisiaci. Il fascino esotico e l’accoglienza della popolazione, fanno di quest’isola una delle destinazioni più amate dai turisti, un luogo in cui la natura, la storia e la cultura thailandese si intersecano perfettamente.
Collegata alla terraferma attraverso il Ponte Sarasin, l’isola di Phuket vanta molte spiagge bellissime, da quelle più turistiche e affollate a quella più selvagge e tranquille. Tra le più popolari c’è sicuramente Patong, la spiaggia turistica per eccellenza, epicentro della vita notturna grazie ai numerosi locali e bar. Mai Khao Beach è la spiaggia più lunga di tutta l’isola, circa 11 chilometri di distesa di sabbia bianca lungo la costa nord occidentale dell’isola.
Per gli amanti del relax e delle spiagge meno frequentate Karon Beach e la baia di Kata sono i luoghi ideali, vere e proprie spiagge da cartolina, circondate da una fitta vegetazione e caratterizzate da spiaggia bianca finissima e mare incontaminato.
Ma l’isola di Phuket non è famosa solo per le bellezze naturali, difatti una tappa imperdibile è Phuket Town, il cuore pulsante della penisola, una città che mescola la cultura indiana insieme a quella cinese ed europea. L’architettura eclettica della città le conferisce un fascino unico, difatti, la vera essenza della città si percepisce nella città vecchia, lungo la nota Thalang Road, costeggiata da ville coloniali, case tradizionali in stile sino-portoghese e negozi artigianali storici.
Visibile da svariati punti dell’isola è il Big Buddha, uno dei monumenti più importanti e più venerati dell’isola di Phuket, nonché una delle attrazioni più amate sia dai turisti che dagli abitanti. Si tratta di un’enorme statua di 45 metri, composta da cemento armato, ma ricoperta dal marmo bianco, caratteristica che la rende brillante alla luce del sole. Raggiungendo il punto in cui si trova si può godere anche di un panorama mozzafiato dell’intera isola.
Per cogliere la spiritualità thailandese è necessario visitare il Wat Chalong, il tempio buddista più grande e più importante dei 29 che vi sono sull’intera isola.
Un altro luogo imperdibile è la baia di Phang-Nga, nota con il nome di James Bond Beach in quanto divenuta famosa dopo il noto film hollywoodiano girato proprio in quei luoghi. La baia di Phang-Nga è sede di molte delle spiagge più suggestive della Thailandia, con i suoi altissimi faraglioni che emergono dal mare cristallino.
L’isola di Phuket gode di un clima tropicale e le temperature, durante tutto l’anno, oscillano dai 25 ai 38 gradi. A Phuket ci sono tendenzialmente due stagioni: la stagione secca e la stagione umida, ovvero quella dei monsoni, le forti e violente piogge tropicali.
Il periodo migliore per andare a Phuket è quello compreso tra il mese di gennaio e quello di maggio, anche se il clima perfetto lo si trova tra gennaio e febbraio, con temperature che vanno dai 22 ai 28 gradi e bassissime probabilità di pioggia. Da marzo a maggio le temperature, invece, tendono ad essere più alte e raggiungono picchi di 40 gradi, perciò, considerando l’umidità, potrebbe rivelarsi fastidioso esplorare l’isola in questo periodo.
La stagione più umida è quella compresa tra il mese di maggio e quello di ottobre. La cosiddetta “stagione dei monsoni” non è indicata per visitare l’isola e godere delle sue meravigliose spiagge, in quanto la possibilità di forti piogge e violenti alluvioni è molto più alta. Difatti, vi sono mesi, come ad esempio settembre, in cui può piovere anche tutti i giorni.
Come in ogni Paese, anche a Phuket vi sono delle cose che sarebbe meglio non fare, nel rispetto di quelle che sono le credenze, le usanze e le tradizioni di un Paese così diverso dal nostro. Proprio per questo motivo, prima di partire, è importante informarsi su ciò che non è gradito fare in Thailandia. Ecco, quindi, un po’ di cose da non fare a Phuket.
Innanzitutto è bene sottolineare che, dato il profondo lato spirituale del Paese, i thailandesi nutrono profondo rispetto e profonda venerazione per i monaci. Motivo per cui, nel caso in cui dovesse accadere di incontrare un monaco, è consigliabile mantenere le giuste distanze, poiché non è possibile entrare in contatto fisico con i monaci. Ciò significa che i monaci non possono essere toccati e che è sempre opportuno cedergli il passo e mettersi da parte.
Dati i numerosi templi buddisti presenti sull’isola di Phuket, è bene ricordare che è sempre necessario togliersi le scarpe prima di entrare a visitare un tempio, in segno di rispetto verso la sacralità del luogo. Inoltre, sempre riguardo le visite ai templi buddisti, è importante tenere a mente che è vietato entrare in questi luoghi di culto con abiti succinti o provocatori, un po’ come accade nelle nostre chiese.
Un altro punto importante riguarda il rispetto che vige in Thailandia nei confronti della famiglia reale, pertanto, in qualunque circostanza è vietato fare o dire qualcosa di negativo o offensivo riguardo il Re e la sua famiglia, pena il pagamento di multe salate o di punizioni peggiori, a seconda dei casi.
Altra cosa da sapere è che indicare qualcuno con il dito indice, o peggio con il piede, così come toccare la testa di una persona sono considerati gesti di maleducazione. La testa è considerata la parte più sacra del corpo, mentre i piedi sono considerati la parte più sporca, perciò è davvero consigliabile evitare questo tipo di atteggiamenti.
Nel pieno rispetto dell’ambiente e della fauna che lo caratterizza, a Phuket le conchiglie e il corallo sono protetti, perciò non è possibile portarli a casa come souvenir, così come, in molte aree protette, non è possibile dare del cibo ai pesci in quanto potrebbe portarli alla morte, pena un anno di prigione o il pagamento di una multa molto salata.
Allora, cosa aspetti? Adesso sì che puoi organizzare il tuo viaggio a Phuket. Prima di farlo però mettiti in sicurezza stipulando l’assicurazione viaggio Thailanda più adatta alle tue esigenze.
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