Visto d’ingresso: la guida completa

Hai un passaporto nuovo fiammante, la valigia pronta e la guida sottobraccio, eppure ti sembra che manchi ancora qualcosa. Questa volta non è il dentifricio, ma il visto d’ingresso! Il visto è un documento che non si può dimenticare se si viaggia in determinate zone del mondo, ma come fare per sapere se è necessario per la destinazione che hai scelto? Come si richiede? Proviamo a scoprirne di più.

Visto d’ingresso: tipologie

Il visto, conosciuto internazionalmente anche come visa, è un documento attraverso il quale uno Stato concede a un cittadino straniero il permesso di entrare nel proprio territorio, per un determinato periodo di tempo. Non tutti i visti sono uguali e si differenziano in generale in base alla durata e al motivo del soggiorno. Esistono ad esempio visti per lavorare in un altro Paese, visti per sottoporsi a cure mediche, per partecipare a gare o ad attività di volontariato, e ancora visti di studio e visti turistici.

In generale possiamo definire tre macro-tipologie di visti:

  • Transito aeroportuale;
  • Soggiorni di breve durata (fino a 90 giorni, con uno o più ingressi);
  • Soggiorni di lunga durata (oltre i 90 giorni, con uno o più ingressi).

 

Ogni Paese però segue normative specifiche per definire tipologie e durata, perciò, prima di organizzare un viaggio, è bene informarsi accuratamente sulla documentazione richiesta dal Paese di destinazione.

 

 

Come capisco se necessito del visto d’ingresso?

Per conoscere con certezza quale sia la documentazione necessaria per l’entrata in ciascun Paese esiste la risorsa ufficiale online del Ministero degli Affari Esteri: viaggiaresicuri.it. Svolgendo una ricerca per Paese e scorrendo poi verso il basso nella sezione “Informazioni generali” si troverà un paragrafo dedicato alla documentazione necessaria all’ingresso nel paese. Consultandolo si scoprirà se per entrare nel territorio della nostra destinazione è necessario il passaporto e se, oltre a questo, è richiesto anche un visto d’ingresso.

Come richiedere un visto d’ingresso?

I visti vanno richiesti presso ambasciate o consolati dei Paesi di destinazione. In alcuni casi è possibile ottenere la documentazione al momento dell’ingresso nel Paese stesso. L’iter per ottenere la visa però non è uguale per tutti i Paesi, per questo è importante informarsi sulla procedura specifica di ogni meta.

Documenti necessari per ottenere un visto

In generale, i documenti indispensabili per ottenere un visto sono:

  • Un passaporto valido;
  • Prenotazioni delle strutture nelle quali risiederai o informazioni sugli alloggi nei quali verrai ospitato;
  • Biglietti di andata e ritorno;
  • Eventuale assicurazione sanitaria, per viaggiare senza troppe preoccupazioni.

 

Anche se richiedere questo documento può sembrare un’impresa, non c’è da spaventarsi. L’importante è consultare bene le fonti indicate in questo articolo mentre si progetta il viaggio e ricordarsi di richiedere i visti con un buon anticipo sulla data di partenza.

 

 

Visti d’ingresso: una breve carrellata

In tutti i Paesi che fanno parte dell’area Schengen o che aderiscono all’UE non è necessario né passaporto né visto d’ingresso. Se invece vogliamo visitare Paesi diversi da quest’ultimi, è necessario informarsi anticipatamente poiché, come anticipato, ognuno segue normative specifiche per definire tipologie e durata del visto. Di seguito una breve carrellata dei Paesi e visti più richiesti.

Visto d’ingresso per l’Asia

In Asia il visto è necessario per la stragrande maggioranza dei Paesi: ad esempio, in India un visto turistico è valido per viaggi di breve durata (fino ai 60 giorni) mentre in Cina la validità di un normale visto turistico è di 30 giorni, ma per alcune destinazioni (come Hong Kong) non è necessario richiedere il visto per soggiorni inferiori ai 90 giorni.

Visto d’ingresso per l’Africa

In Africa la situazione è la più varia in assoluto: mentre in alcuni Paesi come Marocco, Tunisia, Namibia o Sud Africa non è richiesto per soggiorni turistici al di sotto dei 90 giorni, altri rilasciano la documentazione direttamente in loco al momento dell’arrivo, come il Madagascar, mentre per altri è necessario munirsi di visto prima della partenza. L’unico Paese del Medio Oriente per cui non è prevista la visa sono gli Emirati Arabi Uniti.

Visto d’ingresso per l’America

In America, grazie al Visa Waiwer Programme i cittadini di 38 stati, tra cui l’Italia, possono entrare (per turismo o affari) negli Stati Uniti per un periodo inferiore a 90 giorni senza il visto ma è comunque richiesta una un’autorizzazione ESTA valida due anni (situazione simile in Canada). Per la maggioranza degli Stati del centro e Sud America non è richiesta visa turistica.

Visto d’ingresso per l’Oceania

Per quanto riguarda l’Oceania, il visto è sempre richiesto per entrare in Australia ma non per la Nuova Zelanda. Alla fine del 2015, l’Australia ha smesso di rilasciare visti all’aeroporto ed è obbligatorio avere un visto approvato prima di arrivare nel Paese.

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