Gli amanti degli States sognano di visitare, almeno una volta nella vita, la cosiddetta “Grande Mela”, ovvero l’incredibile New York. Tra i quartieri più famosi, oltre alla zona di Manhattan che è il distretto principale di New York, non possiamo non citare Soho, Times Square, Upper West Side o Brooklyn.
Ma gli appassionati di cultura afroamericana non potranno andare a New York e non visitare lo storico quartiere di Harlem, zona molto estesa, ricca di storia e di moltissimi luoghi e attività d’interesse. Prima di fare tappa da quelle parti, forse dovresti sapere di più sulla storia e sulle attrazioni del posto.
Il quartiere di Harlem si trova nella parte settentrionale dell’isola di Manhattan, limitato dalla 155th Street e dal fiume Harlem a nord, a sud dal Central Park North, ad est dalla Quinta Strada e ad ovest dal fiume Hudson, il quale funge da limite anche dello Stato di New York.
Nel 1873 Harlem entrò a far parte della città di New York e all’inizio del XX secolo il quartiere iniziò ad essere popolato dalla comunità africana. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, Harlem diventò meta di molti immigrati ispano-americani e con il passare degli anni divenne, purtroppo, il quartiere più malfamato, povero e pericoloso di tutta l’isola di Manhattan.
Proprio a causa di questo degrado, Harlem fu noto per essere un vero e proprio ghetto americano, specie dagli anni cinquanta agli anni novanta, teatro di vicende spiacevoli legate al crimine e allo spaccio di droga, ma fu anche un quartiere noto per le numerose battaglie sui diritti civili fatte da parte della popolazione di colore. Questa situazione fu conseguenza di politiche completamente sbagliate e contribuì ad una marginalizzazione di tutta quest’area, nonché ad un disprezzo da parte degli americani bianchi verso i neri che popolavano la zona.
A partire dalla fine degli anni ’90, Harlem ha iniziato a cambiare veste, soprattutto grazie ai suoi stessi abitanti che hanno iniziato a impegnarsi seriamente per cambiare la situazione di declino, difatti da allora il quartiere ha vissuto un periodo di sviluppo economico e sociale, il quale ha portato ad una rivalutazione dell’area, alla nascita di molti locali di tendenza e a un vero e proprio boom in ambito immobiliare.
Dato il notevole cambiamento che ha investito il quartiere di Harlem, oggi molti turisti che si trovano in vacanza a New York, decidono di fare un tour del quartiere per scoprirne la storia e la cultura, ma anche per godere delle numerose attività che questa zona offre.
Importante sottolineare che durante gli anni venti Harlem fu il cuore di un movimento culturale e artistico, attraverso produzioni artistiche come il jazz o l’hip hop e ciò si riflette anche adesso. Difatti, una delle attrazioni da non perdere durante una visita ad Harlem è sicuramente il famoso Apollo Theater. Si tratta di un teatro molto importante, legato alla scoperta e alla nascita di artisti di calibro mondiale come Ella Fitzgerald, Louis Armstrong e Michael Jackson. Per questo motivo divenne uno dei più famosi club musicali degli Stati Uniti.
Ancora oggi, ogni anno all’interno dell’Apollo Theater, si svolgono gli eventi musicali più importanti ed emozionanti di New York. Nei suoi pressi si trova anche il ristorante più famoso del quartiere di Harlem, Sylvia’s, in cui è possibile gustare la cucina tradizionale afro-americana.
Un altro luogo d’interesse molto importante è El Museo del Barrio, una vera e propria istituzione per la cultura latinoamericana che popola la zona di East Harlem. Fondato nel 1969, il museo raccoglie svariate opere d’arte e mostre legate all’America Latina, inoltre rappresenta un grande esempio di integrazione culturale.
Un altro museo da visitare ad Harlem è il The Studio Museum, un museo dedicato alle opere d’arte contemporanea create dagli artisti afroamericani tra il XIX e il XX secolo. La collezione permanente comprende oltre 2.000 opere ed il museo venne aperto alla fine degli anni sessanta, diventando ben presto il simbolo della lotta sociale e culturale di quell’epoca.
Data la storia di Harlem, non poteva non esserci un museo dedicato alla storia del jazz, ovvero il National Jazz Museum fondato nel 1997 per preservare e promuovere la musica jazz. Oltre alla custodia di reperti e opere d’arte, il National Jazz Museum ospita eventi e spettacoli dal vivo e rappresenta un vero e proprio centro culturale per tutta la comunità.
Una chicca che non tutti sanno è che ad Harlem è possibile assistere ad una messa gospel. Si tratta di un’esperienza davvero emozionante ed unica nel suo genere, adatta anche a coloro che non sono religiosi, in quanto si discosta completamente dalle messe alle quali siamo abituati. Si tratta comunque di una delle attrazioni più gettonate e c’è da considerare che una messa gospel dura all’incirca due ore.
Ci sono tour appositi che permettono di assistere alla messa gospel che si tiene ogni domenica mattina dalle ore 11:00 nelle chiese battiste del quartiere. I tour organizzati solitamente non permettono la prenotazione, ma garantiscono di poter assistere alla messa gospel nel giorno stabilito.
Tra le chiese più famose in cui si tengono le messe gospel vi sono la Canaan Baptist Church, l’Abyssinian Baptist Church e la Bethel Gospel Assambly. Per quanto riguarda il vestiario, trattandosi di funzioni religiose, è sempre opportuno vestirsi in modo adeguato per non rischiare di non poter accedere in chiesa.
Infine, per coloro che volessero godersi un po’ di quiete in mezzo alla natura, imperdibile è il Marcus Garvey Park, conosciuto anche come Mount Morris Park. Si tratta di un parco creato nel 1840 da Robert Morris, il sindaco della città dell’epoca e successivamente venne intitolato a Marcus Garvey, un attivista e uomo d’affari nero. Il Marcus Garvey Park è molto frequentato da tutta la comunità e all’interno si trovano una piscina, due parchi gioco per bambini e disabili e un campo da baseball.
Sicuramente negli ultimi decenni la condizione del quartiere di Harlem è molto migliorata e attualmente Harlem è un quartiere abbastanza sicuro, grazie alle politiche attuate nel corso degli anni. C’è da dire però che comunque non tutte le zone del quartiere sono sicure, perciò è sempre meglio visitare quelle più turistiche oppure visitarlo attraverso i numerosi tour organizzati.
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