Negli ultimi anni l’Albania sta via via diventando una meta turistica molto amata da coloro che vogliono immergersi in località di mare bellissime, siti archeologici, borghi antichi e paesaggi davvero magnifici. Si tratta, inoltre, di un Paese economicamente alla portata di tutti e ciò fa sì che il turismo, negli ultimi anni, sia evidentemente aumentato.
Tirana è decisamente la destinazione principale di un viaggio in Albania. La capitale albanese è ricca di attrazioni turistiche, inoltre, visitandola si ha la sensazione che il passato e la storia del Paese si mescolino con un forte slancio verso la modernità. Proprio per questo motivo, Tirana è un po’ il simbolo della rinascita di un Paese che ha vissuto periodi molto bui, ma senza perdere la capacità di rinnovarsi. Se stai per organizzare un viaggio da quelle parti non dovresti farti trovare impreparato: ecco cosa vedere e quando andare a Tirana.
Un tour a Tirana potrebbe partire dalla famosa Piazza Scanderberg, nel cuore della città. La piazza rappresenta l’emblema del regime comunista ed è dominata dalla grande statua dell’eroe Scanderberg, famoso per aver respinto gli invasori ottomani. La statua era affiancata dal monumento dedicato al dittatore Enver Hoxha, ma nel 1991 questo monumento venne abbattuto dalla folla, durante i moti di ribellione al regime comunista.
Poco distante da Piazza Scanderberg si trova la Torre dell’Orologio, risalente al 1821 e alta circa 35 metri, proprio per questo visibile quasi da ogni punto della città. È possibile percorrere tutti i gradini della torre sino alla cima e da lì godere di una splendida vista panoramica sulla città.
Sempre in questa zona della città si trova il Museo Storico Nazionale, inaugurato nel 1981 è il più grande museo dell’Albania. La struttura è composta da otto padiglioni all’interno dei quali sono esposti circa 5.000 reperti, il più grande patrimonio storico e culturale del Paese.
Un altro dei luoghi assolutamente da visitare è la Moschea Et’hem Bey, la più antica di Tirana. Per molti anni, durante il regime comunista, la moschea rimase chiusa fino a quando, nel 1991, migliaia di persone entrarono al suo interno per una manifestazione di protesta contro le limitazioni poste dal regime e ciò portò alla riapertura, senza autorizzazione, della moschea. Proprio per questo motivo, oltre che essere un importante monumento nazionale, la Moschea Et’hem Bey rappresenta il simbolo della rinascita della libertà religiosa in Albania.
Data la difficile storia del Paese, a Tirana sono presenti numerosi bunker costruiti per proteggersi nel caso di un attacco atomico. Con il passare degli anni due di questi bunker sono diventati dei musei, si tratta di Bunk’Art 1 e Bunk’Art 2. Il primo è un grande edificio che si trova nella parte nord orientale della città e conta oltre 100 stanze utilizzate oggi per raccontare la storia e la vita dell’esercito albanese durante il periodo del regime, attraverso un percorso video museale. Il secondo è il museo più recente della città e si trova proprio al centro di Tirana. All’interno vi è un’esposizione storica dedicata ai crimini commessi dai comunisti nei confronti degli albanesi sino al 1991.
Sempre nell’ottica di approfondire la conoscenza della storia del Paese e del suo popolo, un altro luogo d’interesse è il Museo dei Servizi Segreti, detto anche Casa delle Foglie per le piante rampicanti che ricoprivano l’edificio. La struttura, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu sede della Gestapo nazista, dopodiché divenne la sede che le autorità comuniste utilizzavano per controllare il popolo albanese. All’interno è possibile visionare le attrezzature che servivano per spiare e controllare gli albanesi, nonché documenti, immagini e molto altro.
Un’altra cosa da vedere è la Piramide di Tirana, costruita per volere della figlia del dittatore Enver Hoxha, avrebbe dovuto custodirne i suoi resti. Ma con la caduta del regime la Piramide è diventata sede del Centro Culturale Internazionale e viene utilizzata come centro culturale giovanile e come centro congressi e fiere.
A poca distanza dalla Piramide, si trova la Cattedrale di San Paolo, un edificio che a prima vista non ricorda quello delle tipiche chiese. Si tratta, infatti, di uno degli edifici religiosi più moderni della capitale albanese, architettonicamente molto particolare, poiché venne progettata combinando due figure geometriche diverse, ossia il triangolo e il cerchio.
Tra i quartieri simbolo di rinascita della città c’è il quartiere Blloku, molto frequentato dai giovani e ricco di bar, locali e ristoranti. Tra i vari edifici del quartiere spicca la Sky Tower, un grattacielo dal quale è possibile osservare a 360° tutta la città, godendo di questo panorama mozzafiato, mentre si sorseggia un drink all’interno del bar girevole Sky Club, proprio in cima alla torre.
Infine, per entrare davvero in contatto con la quotidianità degli abitanti di Tirana, è consigliabile fare una passeggiata nel Mercato Pazari i Ri, tipico bazar cittadino ricco di bancarelle colorate, pescherie, banchi di frutta e verdura, ristoranti e caffè tradizionali. Visitare il Mercato Pazari i Ri è il modo migliore per immergersi nelle tradizioni albanesi, ma anche per gustare e assaporare i piatti tipici della cucina albanese.
Data la posizione geografica, Tirana gode di un clima mediterraneo, quindi molto simile al nostro, caratterizzato da inverni miti e piovosi ed estati calde e soleggiate. I periodi più consigliati per visitare Tirana sono i mesi delle stagioni intermedie, quindi aprile/maggio e settembre, mesi in cui la temperatura è piacevole e le piogge sono molto rare.
Se oltre a visitare Tirana l’intenzione è quella di spostarsi sulla costa per godere di qualche giornata di mare, il periodo perfetto va da luglio a settembre, mesi in cui, però, vi sono molti più turisti rispetto al resto dell’anno. Seppur visitabile durante tutto l’anno, non è consigliabile organizzare un viaggio a Tirana nel mese di dicembre a causa della presenza di frequenti precipitazioni.
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